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Anima ed Illuminazione..una storia d’Amore che parla di Te

Nei tanti corsi che ho tenuto in questi ultimi anni ho notato sempre più spesso in chi si interessa di lavoro energetico una certa confusione sui motivi per i quali ci si impegna in queste materie e mi è più volte capitato di sentire frasi come: ” ho letto libri di questo o quell’ illuminato e vorrei trovare l’ illuminazione anch’io ” oppure ” quanto invidio i grandi Maestri, ma io non sarò mai come loro “. Per evitare di perderci e di smarrire il Fuoco che accompagna la nostra crescita e ricerca, è necessario chiederci quale sia il motivo che ci spinge a desiderare un Maestro e quale sia  il senso di tanti anni di lavoro su di sè. Iniziamo parlando di questa famosa illuminazione su cui da decenni si scrivono libri e si tengono costosi e lunghi seminari.
Siamo abituati a pensare all’ illuminazione come ad un traguardo forse raggiungibile in anni di lavoro e che porta il nostro essere ad uno stadio completamente diverso e perfetto, attraverso il quale riscopriamo il senso vero del mondo e dell’ Universo. Leggiamo libri di famosi leader spirituali, facciamo ore di meditazione e cerchiamo di raggiungere i gradi più alti dei percorsi che conosciamo; dopo tanto tempo ci osserviamo e non ricordiamo più perchè avevamo tanta voglia di raggiungere questa illuminazione e in ogni caso non sembra che molto sia cambiato. Ho visto personalmente tante persone perdere la voglia di sperare e di credere poichè l’ obiettivo prefissato non era secondo loro raggiungibile.
E’ il caso a questo punto di sfatare qualche mito. Esiste l’ illuminazione? Dipende. Dipende da cosa significa per noi, se la pensiamo come un processo esterno che ci porta a comprendere tutto improvvisamente svegliandoci una mattina allora no, non esiste, ma se è per noi un percorso interiore di conoscenza del proprio sè più profondo ed una riscoperta cosciente della nostra perfezione allora si, esiste. E’ un illuminato diverso dalle persone comuni? Non lo è affatto, egli è uomo come tutti gli altri, semplicemente consapevole di cosa significa essere e vivere come umani pienamente. Occorrono anni o percorsi precisi per raggiungere l’ illuminazione? Assolutamente no, o meglio, ognuno la può raggiungere in qualsiasi modo, anche con gli esercizi più lunghi e complessi, ma di fatto se in questo momento voi passaste dallo stato in cui “credete di essere consapevoli ” a quello in cui ” sentite di essere consapevoli” fareste più luce della lampada di camera vostra.             Vediamo ora cosa significa conoscersi a fondo e quale processo porta all’ illuminazione.
In una cultura di forte ispirazione cattolica come la nostra è noto a tutti noi il concetto di anima o lo abbiamo quantomeno sentito svariate volte e nei più disparati contesti. Alla visione comune dell’ anima dobbiamo però sottolineare qualche essenziale differenza, essa è infatti definibile ( con non poche difficoltà ) come la parte più profonda di noi, quella che contiene in sè la ” scintilla divina”, quella consapevolezza di unione con il Tutto che ci spinge, di vita in vita, verso il ritorno all’ Uno. Pensarla in questi termini ci può portare però ad un errore enorme, in grado di creare da solo quella confusione sull’ illuminazione che abbiamo visto. E’ l’errore della ” falsa distanza ” e cioè il credere di essere altro dall’ anima, figli di una parte interna a noi che ha altra forma ed essenza. Capite bene che se infatti definiamo quello dell’ illuminazione come un processo di identificazione con la nostra parte più profonda, l’anima, e pensiamo questa come una parte lontana da noi, diviene tutto il percorso difficile e lungo, o più probabilmente impossibile. Se invece l’anima non si concepisce più come una parte, ma come la nostra totale persona non ancora cosciente di essere completa e perfetta, allora aprire gli occhi è di certo molto più semplice. Il processo di “risveglio” è aiutato dal lavoro energetico, insieme con quello su pensieri ed emozioni a cui è collegato, che ci riporta alla conquista di sensibilità dei processi interni ed esterni, ad un controllo di azioni e re-azioni, ad una indipendenza da meccanismi squilibranti e ad una volontà di scelta consapevole della direzione della propria vita. Tutto questo ci conduce ad uno stato di comprensione della nostra completa essenza e corrisponde al già citato passaggio da ” so di avere un’ anima” a ” sento di essere anima “.
L’ illuminazione esaurisce la sua importanza come obiettivo qualificante della nostra esistenza e diviene esperienza quotidiana della quale siamo ancora una volta noi gli assoluti padroni e protagonisti. Decidete ogni giorno di essere anime incarnate e vivete nella Consapevolezza costante di ogni momento, pensiero, energia ed emozione e saprete perfettamente come si sono sentiti i grandi Maestri della storia e cosa significa essere realmente illuminati. Non è un percorso semplice e non tutti sono pronti a percorrerlo, ma averne chiari i passaggi e sopratutto sapere che non è lontano o impossibile, ci permette di iniziare a lavorare e di vedere col tempo i grandi progressi desiderati.
David Simurgh
David Simurgh

Responsabile europeo per la "Eish Shaok International Association". Si occupa di diffondere i principi del risveglio spirituale attraverso la sua attività di Maestro, conferenziere e scrittore. Ad oggi è autore dei tre primi libri sul percorso Eish Shaok: " Vi parlerò di loro I- In Principio", "Vi parlerò di loro II- Nella Dimora Celeste" e " Al di là di te stesso". I libri sono ordinabili qui: ilgiardinodeilibri.it.

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