Lettera ai miei allievi
A volte si ha bisogno di qualcosa che ispiri, che faccia ritrovare ciò che si è dimenticato o perso; una lettera che non riporta le memorie di un vecchio Maestro, ma che parla alle speranze di tutti i suoi giovani allievi. Condivido qui con voi, come qualcuno prima fece con me, uno scritto che negli anni mi ha dato Forza quando la desideravo e Fede quando credevo di non poterne più avere.
“Avrei potuto iniziare questa lettera con frasi di elogio al lavoro fatto in passato e alle grandi persone che ho potuto conoscere nella mia vita, ma ho voluto invece che le prime righe si riempissero del sogno per il quale tutto il Fuoco che ho dentro si accese anni fa ed arde ancora questa sera, mentre vi scrivo. Il mio sogno parla del giorno nel quale ascolteremo i bambini nella camera accanto giocare con le proprie auree e i grandi ricordare insieme i tempi nei quali la gente sorrideva all’ idea di un viaggio astrale. Parla di una Umanità riscopertasi popolo e ritrovatasi intorno ad un unico tempio, dedicato solo a sè stessa ed alla propria perfetta comprensione degli eventi; niente simboli, niente bandiere. Un giorno nel quale le lacrime non cadranno più da coloro che, per il solo fatto di essere speciali, vengono esclusi ed emarginati per odio, invidia o paura. Un sogno che forse rimarrà tale, ma per il quale ho sempre creduto valesse la pena di combattere.
In questi anni sono sempre stato mosso dalla certezza che vivere senza consapevolezza di sè e del mondo non fosse abbastanza per dirsi davvero vivi ed ho cercato di trasmettervi l’ amore per la ricerca e la voglia di andare oltre ogni limite o illusione la mente vi ponesse davanti. Il mondo, come sapete e sentite, è in costante cambiamento e il lavoro che fate su voi stessi vi permette di non essere travolti da questo, ma di riuscire a prenderne parte o ad esserne voi stessi i fautori, costruendo ciò che desiderate si realizzi. La grande sfida a cui siete e sarete sempre più richiamati, soprattutto quando tutto intorno diventerà oscuro e la strada non sarà più chiara per molti, sarà per voi diventare le stelle in una notte buia, i fari in un mare in tempesta, i punti di riferimento di generazioni che li hanno persi tutti. Soprattutto per questo vi ho allenato e preparato.
Anche se chi vi sta intorno avrà paura e si aggrapperà tenacemente alle proprie abitudini, costruite dentro di voi un leader che sappia guidare una umanità consapevole e, se in alcuni momenti vi ritroverete soli, ricordate che la Vita vi porterà da coloro che hanno bisogno di sentire le vostre parole e di trovare l’ Eish Shaok.Devo ammettere che nella mia vita ho creduto fin da subito e con tutto me stesso nell’ Eish Shaok e non per fede o affetto nei suoi confronti o nei confronti di chi me lo ha insegnato, ma perchè ne ho sentito la forza, una incredibile onda d’urto capace di spazzare via i residui di un corpo stanco e di un’ anima imprigionata in una mente schiava dei propri pensieri. Vi devo però, ancora una volta, sottolineare che sono allo stesso tempo consapevole che non sia questo l’ unico percorso in grado di Risvegliare profondamente chi lo percorre e come vi ho sempre detto: ” fate di un percorso, qualunque esso sia, uno strumento di consapevolezza e della vita l’insegnante che vi mostri come utilizzarlo “. Lasciatevi guidare da quello che sentite più giusto e non sbaglierete.
Sono tante le cose che avrei potuto dirvi in questa lettera, segno indelebile di un passaggio del testimone che reputo ormai il tempo di fare, ma mi sono detto che a voi non servono ammonimenti o spiegazioni che già tante volte vi ho dato; a voi serve, ancora una volta, per l’ultima volta, cambiare prospettiva e comprendere quali grandi regali avete conquistato con i vostri tanti sforzi. Non vi lascio di certo orfani di un sapere teorico e pratico, ma se mi fossi limitato ad esso avrei creato ottimi studenti e non grandi Maestri. Quello che oltre ogni cosa avete acquisito è la capacità di credere che dentro di voi tutto sia possibile e che gli altri ed il mondo siano solo immagini di una vostra parte, i riflessi di qualcosa di vostro. In parallelo avete ottenuto una forte fiducia verso le vostre scelte ed azioni e avete compreso che essa si rispecchia in una fiducia negli altri e nelle loro potenzialità e caratteristiche.
Ho lasciato me stesso in voi, o meglio, avete ritrovato in voi quelle qualità che credevate appartenere all’inizio solo a me. La Vita vi ha accolti e voi avete imparato a ridere con lei di fortune e sfortune e a comprenderne la profonda bellezza ed il reale significato.
Non terminerò questa breve lettera con le solite conclusioni sulle nuove generazioni e il mondo che verrà, quelle già le conoscete, ma ponendovi due domande alle quali ognuno dovrà rispondere ascoltandosi intimamente: Cosa volete fare da ora in poi? In quale direzione metterete il piede per lasciare una vostra impronta? Ora la scelta è vostra miei cari allievi, anzi, lo è sempre stata“.
Parole di un grande Maestro, ma soprattutto di una importante parte di noi. Io le ho sentite vibrare in me quotidianamente e negli anni e riportandole qui spero dissipino le nuvole nel vostro Cuore come hanno tante volte fatto nel mio.