Tra un post e l’altro ci è sembrato doveroso aprire una parentesi parlandovi di questa difficile epoca che stiamo vivendo. La crisi finanziaria, i disordini in tutta Europa, l’infelicità delle persone sempre più stanche di istituzioni i cui rappresentanti ridimensionano gli eventi preoccupati soltanto della loro posizione, della loro “ricchezza”, fanno emergere in noi sempre più forte l’idea del rinnovamento, della rinascita di un mondo che muore e chiede aiuto. Stiamo assistendo alla dissoluzione della civiltà occidentale, non sarebbe giusto usare mezzi termini per dirvelo, d’altronde, almeno noi, non abbiamo paura di perdere il nostro posto in Parlamento. Ma una volta presa coscienza di questo canto del cigno, che cosa ci rimane?..e già, abituati come siamo a pensare di essere inermi, di non poter far nulla se non assorbire e soffrire, non ci sfiora nemmeno l’idea che il mondo aspetti un nostro risveglio, perchè dovrebbe? In campo magico si sente spesso parlare di antiche civiltà “come sarebbe stato bello vivere ad Atlantide” è una delle tante frasi che si dicono. Ci dimentichiamo forse un po’ troppo spesso che Atlantide era semplicemente un continente, un insieme di isole dove vi erano, almeno secondo Platone, città non molto diverse dalle nostre. Cosa rendeva Atlantide speciale? Le persone che in quelle mura vi abitavano, quelle che guardavano alla propria vita come un percorso di crescita, al proprio mondo come ad una eredità lasciata dai propri genitori ai propri figli. Ora proviamo per un momento ad immaginare di non essere schiavi di un sistema, ma padroni della nostra vita, siamo davvero così diversi dagli Atlantidei? La verità è che in noi vi è il potere di creare un mondo nuovo, uniti potremmo tornare davvero a respirare e a vivere da spiriti liberi. La società occidentale, per come la conosciamo, sta crollando, vuoi perchè siamo alla fine di un era, vuoi perchè siamo divenuti troppo ciechi per accorgerci di quello che stiamo perdendo in questa scalata verso quello che chiamano progresso. Paradossalmente l’unico modo che ora abbiamo per cambiare ciò che ci circonda è cambiare noi stessi. Il primo passo è allora quello di liberarci dai condizionamenti sociali: ci preoccupiamo tutti i giorni di esami, problemi sul lavoro, dei mille impegni tra lo sport dei nostri figli e la pulizia della casa, quando è stata l’ultima volta che ci siamo detti: “basta, stiamo esagerando, ora ci rilassiamo”? Non correte, non vi preoccupate, non pensate che il vostro obiettivo sia fare bella figura con gli altri o prendere trenta agli esami, non sono queste cose che siete venuti a fare in questa dimensione. Questo è quello che vogliono per voi, una vita passata a rincorrere dei falsi traguardi.
E’ molto più facile di quanto crediate vivere con semplicità e serenità. Cominciate con l’affrontare ogni problema col sorriso e dicendo: “non importa, lo posso risolvere facilmente”; guardando tutto dalla giusta prospettiva uscirete dalle preoccupazioni quotidiane per riscoprire l’importanza dello spirito e per tornare ad essere collegati ed attenti al suo mondo. Non siete i soli a volerlo fare o i primi ad averlo fatto, incontrerete sempre più persone come voi perchè il mondo sta cambiando davvero. Rompiamo quindi insieme quella che in teatro chiamano la “quarta parete”, tornando finalmente alla vita reale, senza falsità e illusioni, senza paure ed incertezze. Se arriveremo tutti a capire e a fare questo, il mondo cambierà, e saremo fieri di poter dire che gli atlantidei ci potrebbero addirittura invidiare.