La pace
Ogni essere umano desidera nel suo cuore la pace. Non vi è nessuno che non voglia la pace. Ma nella tua infanzia hai avuto modelli di una vera pace?
Quanti bambini hanno osservato per anni gli adulti che sopportavano in silenzio e poi si sfogavano drammaticamente? Per ottenere solo dopo un momento di pace, una pace superficiale.
Dentro la maggioranza degli individui esiste una parte che ha imparato a desiderare il conflitto, che ha bisogno del dramma per ottenere finalmente una voce. Può darsi che per ora non siate in grado di rendervene conto. Forse dovrete aspettare una situazione che aiuti quella parte ad emergere. Un’accusa di questo o quello, qualcuno che non riconosca il vostro valore, l’invasione della zona di comfort, un diverbio sul denaro o la famiglia..
E il punto è: quando accade come desiderate procedere? Quante volte passerete per la strada dei vostri genitori, degli avi, di vite passate, prima di riconoscere che non c’è pace per chi la percorre?
Se puoi sentire qualcosa in te che è in guerra, che si sente minacciato e vuole sopravvivere ad ogni costo, che ha bisogno del dramma: prestagli ascolto da ora e sii il suo modello. Comunica a te stesso in modo sempre più chiaro che non desideri fare come gli altri, che si può affrontare un’emozione senza doverla reprimere, che hai tutto il diritto di non avere bisogno di un dramma per chiarire i propositi della tua vita.
Al bambino che è in te diglielo che non ne vale la pena, che non vale la pena di tacere a lungo per poi urlare a squarciagola, di arrivare ad avere ragione ma quando c’è solo il deserto intorno. Esiste un’alternativa: ascolta tutto quel calore nella pancia e nel petto e respiraci insieme, accogli la fragilità, abbracciala a cuore aperto. Ti sentirai diverso alla fine.
Dillo al bambino di non preoccuparsi: Tu sarai al suo fianco.
Potete fare la differenza.
Fate la pace, siate la pace.