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I simboli e la loro importanza

Tra gli argomenti che potremmo identificare come basi della conoscenza energetica e del mondo spirituale vi sono senza dubbio i simboli. La complessità della realtà spirituale può essere infatti molte volte tradotta soltanto con l’ausilio di forme dense di significato che racchiudano in loro svariati riferimenti e che suscitino semplici o complesse reazioni nell’osservatore.
Spesso troppo figli delle menti e dei tempi che li hanno prodotti, i simboli sono stati nella Storia attribuiti a concetti o rituali a loro estranei. La loro importanza cresce nel mondo energetico poichè in esso questi divengono veri e propri strumenti, capaci a volte di sprigionare forza e potere e di rappresentare da soli Universi e realtà spirituali di ogni tipo. Vediamo in questo articolo i principali simboli che durante la Via potresti incontrare, un pò della loro storia e i loro significati. Iniziamo con quello a noi più familiare.

 RW F5 NO 227 ff

Albero dell’ Eish Shaok    Nato con il percorso stesso, ne rappresenta i principi fondamentali e gli obiettivi. L’albero simboleggia questa Dimensione ( clicca qui per leggere delle Dimensioni) e i suoi otto rami gli otto Maestri fondatori dell’ Eish Shaok, dai quali nascono altre scuole e circoli. Le nove stelle rappresentano invece le nove grandi Dimensioni, con la nostra tendente al cielo, dove stanno le altre. Il simbolo sottolinea la volontà dei primi Haidehoi di garantire con il loro operato la crescita e il riavvicinamento del popolo umano agli altri popoli.  


pentacolo

Pentacolo o stella a cinque punte   Prende probabilmente origine dal culto della dea Venere ed è utilizzato anche dai pitagorici e da Leonardo da Vinci nella rappresentazione del famoso uomo vitruviano. Il pentacolo rappresenta l’unione tra l’uomo e l’universo, tra lo spirito e la materia, tra micro-cosmo e macro-cosmo. La punta della stella contenente la testa dell’uomo vitruviano esprime il dominio dello spirito sulla materia mentre le altre punte i quattro elementi ( acqua, fuoco, terra, aria ). Un’ immersione quindi del nostro essere all’interno dell’ Universo e una consapevolezza capace di unirsi alla Vita con equilibrio. Una stella il pentacolo che offre un’ occasione di riflessione, di guarigione e di protezione all’interno dei rituali se accompagnata da accorgimenti particolari. Il simbolo legato al satanismo, troppo spesso ed erroneamente confuso con questo, ha la punta rivolta verso il basso a simboleggiare la padronanza della materia sullo spirito e quindi dell’ inconsapevolezza sull’Essere.

 

Triquetra  Simbolo celtico dedicato alla rappresentazione di una Dea dalla triplice forma è stato successivamente integrato tra i simboli cristiani per la Trinità. La parte più interessante di questo simbolo è il numero tre, un numero sacro in moltissime religioni (basti pensare al frequente ritorno di questo nella vita di Cristo e nei pantheon) e legato ad un valore unificante di riconciliazione degli opposti, di ritorno all’unione primordiale. La Triquetra si ritrova frequentemente oggi nella religione Wicca ricollegando i culti odierni con quelli antichi ed ha assunto svariati significati tra i quali la rappresentazione delle diverse tappe della donna ( ragazza, madre, anziana).

 

Occhio onniveggente   Simbolo di grandissimo potere e significato in molte culture e tradizioni in questa ed altre dimensioni, l’occhio che tutto vede può assumere importanza per tutti quegli spiriti che sostengono uno dei due piatti della bilancia del ‘Grande Equilibrio’ Bene-Male. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi e paganesimo, buddismo, induismo, ebraismo, islamismo e società segrete lo utilizzano, spesso nella doppia valenza di occhio interiore fonte della conoscenza e contatto con il mondo spirituale e di rappresentante di un potere più alto, a volte di un dio a volte di un demone.

 

Croce La più famosa è sicuramente quella latina di cui abbiamo messo la foto accanto, ma di croci sono piene le tradizioni di molti popoli e religioni (importanti sono ad esempio la croce celtica, quella sefirotica, l’Ankh egizio, quella pontificale e quella alchemica). Questo simbolo ha una pluralità di significati: segna l’incontro tra gli opposti, come i punti cardinali con l’Est a rappresentare il mondo spirituale, il Sud la rinascita, l’Ovest l’ oscurità e il Nord le prove difficili della nostra esistenza e gli elementi naturali. La traduzione più ucroce. eish shaoksata di questo simbolo è sicuramente quella che lo vede come incontro tra il mondo materiale ( linea orizzontale ) e il mondo spirituale ( linea verticale ), avente nel suo centro l’unità di tutte le cose e la loro fusione in un unicum, in un equilibrio eterno.

 

Ouroboros Celebre rappresentazione dell’eterno ritorno (la ruota, simboleggiata spesso anche dal simbolo della spirale) e quindi del ciclo delle nascite e delle rinascite, dell’alternarsi del giorno e della notte, delle stagioni e così via, rOuroborositroviamo l’Ouroboros nei testi di tradizione alchemica medioevale e in quelli derivanti dalla filosofia gnostica e da quella ermetica. Ha in questo simbolo, come in molti dell’antichità, valenza sacra il serpente ( negativo invece nella tradizione biblica) che ci ricorda, oltre che le caratteristiche del nostro essere e della nostra vita (cambiamento e istinto, difficoltà continue e velocità), che nel mondo spirituale alto e basso sono equivalenti poichè entrambi figli di un unico grande e perfetto disegno.

 

Svastica Dalla parola sanscrita che significa tra le tante cose “augurio di una buona giornata ” o “augurio di benessere” questo simbolo venne usato dai Celti, dai Greci, dagli Etruschi, dagli Indiani e non solo, per racchiudere assieme il significato della croce (unione degli opposti) e quello del suo movimento rotatorio (ritorno ciclico). Portando con sè la rappresentazione di tutte le cose che si esprimono all’interno della coscienza del saggio la svastica viene anche incisa sul petto delle statue del Buddha come in figura. Un suo utilizzo con verso opposto nella Germania nazista è dovuto alla volontà di Hitler di far vincere le forze dell’uomo su quelle della natura e dell’Universo e di invertire così il grande Ordine delle cose.

 

Sigillo di Salomone   Tra i più famosi ed importanti simboli nella storia dell’esoterismo, questo sigillo, detto anche lo scudo di Davide, rappresenta l’unione tra il mondo spirituale e quello materiale e tra il principio femminile e quello maschile presenti in tutte le cose.  Il triangolo rivolto verso il basso indica anche gli elementi tendenti verso il basso e per questo chiamati pesanti (terra e acqua) e quello rivolto verso l’alto quelli leggeri ( aria e fuoco); una divisione degli elementi che ritroveremo nelle tecniche di purificazione e di caricamento. La tradizione vuole che questo simbolo sia stato donato da Dio al re ebreo Salomone, inciso su di un bastone o su di un anello, per scacciare i demoni e invocare gli angeli, ma nel corso del tempo è stato utilizzato in diversi rituali della magia cosiddetta “cerimoniale” anche come base per più complessi sigilli di protezione e di invocazione.

 
Mano di Fatima è un amuleto caratteristico delle religioni ebraica, musulmana e dei cristiani d’oriente che hanno sostituito la figura di Miriam a quella della Vergine Maria, molto diffuso nel Medio Oriente e nell’Africa settentrionale.Per gli ebrei si tratta della mano di Miriam, sorella di Mosè ed Aronne. Cinque (hamesh in ebraico) rappresenta i cinque libri della Torah. Simboleggia anche la quinta lettera dell’alfabeto He, che rappresenta uno dei nomi di Dio.Attualmente la Mano di Miriam è popolare anche come oggetto decorativo in pendenti, portachiavi o decorazioni per la casa. Spesso vi si trovano iscritte preghiere ebraiche, come la Shemà, la Birkat HaBayit (Benedizione della casa) o laTefilat HaDerech (Preghiera del viaggiatore).La mano di Fatima fu anche simbolo di libertà per i musulmani. La storia descrive di una donna di nome Fatima che sacrificó la sua mano per essere liberata.Presso imano-fatima-300x300 musulmani la Mano di Miriam venne poi applicata alla tradizione secondo la quale Fatima, figlia del profeta Maometto, mentre preparava la cena, avrebbe assistito al ritorno del marito con una concubina; ingelosita da ciò, per errore mise la propria mano nell’acqua bollente, senza tuttavia avvertire dolore. Per i credenti musulmani rappresenta dunque il simbolo della serietà e dell’autocontrollo.In età moderna l’immagine è stata utilizzata per indicare gli spazi adibiti alle donne, e più in genere come oggetto apotropaico, costituito da una mano colorata e a volte molto adornata da arabeschi, recante per di più al centro un occhio (quest’ultimo da collegarsi a un altro simbolo para-religioso islamico, l’occhio di Allah).Da un punto di vista antropologico-religioso, la mano è collegabile alle basi stesse del credo islamico: le cinque dita della mano ricordano infatti i cinque pilastri dell’Islam della fede. Per l’Islam popolare, la Mano rappresenta tuttavia più che altro un rimedio infallibile contro il malocchio e gli influssi negativi in genere.

 
Tao  taoTao all’inizio del tempo – nello stato di non-essere – era in uno stato chiamato wu ji (无极 = assenza di differenziazioni/assenza di polarità). A un certo punto – nell’essere – si formarono due polarità di segno diverso che rappresentano i principi fondamentali dell’universo, presenti nella natura:

  • Yin, il principio negativo, freddo, luna, femminile ecc. rappresentano il nero.
  • Yang, il principio positivo, caldo, sole, maschile, ecc. rappresentano il bianco.

Lo scopo finale dello spirito è comprendere questa evoluzione e le successive, e tornare, tramite la retta pratica di vita, ad avvicinarsi all’unità iniziale del Tao.

 

Il mio intento non poteva essere certamente quello di raccontarti la storia ed i significati di tutti i simboli attinenti al mondo spirituale. Fare questo anche solo per quelli di questa Dimensione avrebbe trasformato il blog in una infinita enciclopedia. Il messaggio che volevo mandarti era piuttosto quello di cercare con tutte le tue forze di andare oltre il sentito dire o la lettura derivante da una sola fonte. Per comprendere realtà così complesse come quelle del tuo Io più profondo non basteranno semplici e superficiali spiegazioni, e i simboli potranno sempre raccontarti qualcosa che non ti aspetti di sentire, anche di te stesso.

Un abbraccio

David Simurgh
David Simurgh

Responsabile europeo per la "Eish Shaok International Association". Si occupa di diffondere i principi del risveglio spirituale attraverso la sua attività di Maestro, conferenziere e scrittore. Ad oggi è autore dei tre primi libri sul percorso Eish Shaok: " Vi parlerò di loro I- In Principio", "Vi parlerò di loro II- Nella Dimora Celeste" e " Al di là di te stesso". I libri sono ordinabili qui: ilgiardinodeilibri.it.

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