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Incontrare l’amore in un rapporto di coppia

Parlare di Amore in un rapporto di coppia è un po’ come parlare di Dio nella nostra vita: tutti intuiscono di cosa si tratta, nessuno l’ha mai visto davvero. L’articolo che segue riassume le domande e le risposte più importanti e frequenti che mi è capitato di ascoltare e condividere su questo incantevole e importantissimo tema.

Perché tutti ricerchiamo così tanto l’Amore?

La risposta a questa domanda è molto semplice: perché vediamo nell’Amore una straordinaria occasione per uscire fuori dalla sofferenza. Amore e Illuminazione sono, in questo senso, sinonimi, entrambi ossessivamente desiderati per fuggire dal dolore. La cosa più interessante da osservare, però, non è tanto il perché di questo comune desiderio, ma il motivo per cui non si è ancora avverato, per cui tante persone non hanno ancora trovato l’Amore. Per comprenderlo è necessario intendere l’Amore come un’onda che nasce spontanea da uno ‘stato di piena realizzazione interiore‘. Un livello di coscienza purificato da ogni forma di incomprensione, di paura, di dolore e, più in generale, di sofferenza. Più sei capace insomma di respirare in armonia con l’Universo che vive dentro di te e con te stesso, più senti avvicinarsi quel magico calore nel petto, ma per arrivare qui devi attraversare prima il tuo Inferno e uscirne realizzato.

Una bellissima frase Eish Shaok recita:

“Soffriamo in molti modi diversi per imparare ad amare in uno soltanto”.

Questo è il motivo per cui fatichiamo così tanto a trovare l’Amore: perché non accettiamo di dover attraversare le fiamme del nostro Inferno per raggiungerlo, non ammettiamo di avere timore di ciò che comporta la sua sincera ricerca. E così continuiamo a guardare all’esterno, aspettando che giunga il momento propizio per incontrare l’Amore, magari trasportato dalle braccia di qualcun altro e regalatoci senza sforzo.

L’Amore può essere trovato in una relazione di coppia?

 L’Amore può essere trovato solo dentro di sé, ma la funzione del mondo esterno è proprio quella di aiutarci a vedere meglio cosa abbiamo al nostro interno. Quindi anche grazie a una relazione possiamo trovare la strada. Ogni partner ha infatti la capacità di far emergere con la sua personalità, il suo comportamento, le sue parole, la sua vicinanza o lontananza, il nostro punto debole, con tutto il suo carico di dolore. Per questo avere relazioni è importante e finché ogni nostra ferita non sarà guarita e trasformata tutti i tipi di relazioni (di amicizia, di coppia, di parentela, di solo sesso) dovranno colpire proprio dove fa più male. Ogni partner apparirà così sempre imperfetto, incompleto e inadatto e lo troveremo più sbagliato proprio in quella parte che riguarda più da vicino le nostre mancanze. Passeremo così da un dramma emotivo a quello successivo fino a raggiungere il coraggio necessario per guardare in solitudine alle nostre ‘ombre’.

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Quando inizi a lavorare sulla tua sofferenza ti accorgi che tutti gli amanti, anche conviventi sotto lo stesso tetto, sono in realtà soli, e un amante autentico non ti priverà mai della tua solitudine; avrà sempre un profondo rispetto per lei e per la tua individualità. Non cercherà di interferire, non invaderà mai quello spazio. Sa che è proprio in quel rapporto con te stesso che stai giocando la tua partita più importante. Purtroppo, invece, il partner comune teme moltissimo la solitudine e l’indipendenza dell’altro. Ne ha una grande paura, perché crede che se l’altro divenisse indipendente, la sua presenza non sarebbe più necessaria e verrebbe abbandonato. Le persone danno energia alla loro sofferenza piuttosto che al coraggio per valicarla. Pertanto la donna cerca in ogni modo di far si che il compagno la ritenga sempre preziosa, deve aver sempre bisogno di lei. E l’uomo cerca di fare la stessa cosa: fa di tutto per riuscire a sottolineare la propria importanza. Il risultato è uno scambio di attenzioni, non l’amore, e da qui nascono conflitti e litigi costanti che si basano sul fatto che ogni individuo ha bisogno di libertà per scendere dentro di sè. Nel momento in cui quindi è la sofferenza a vincere il rapporto si deteriora e si avvelena giorno per giorno. Ne consegue il desiderio di scappare, di rompere la relazione o di non farla mai decollare davvero: “Tesoro, non bruciamo le tappe. In fondo stiamo insieme solo da 24 anni, la convivenza mi pare un passo un tantino azzardato”. Ma sbarazzarsi del problema esterno non porta da nessuna parte.

La ricerca dell’amore, anche in coppia, deve nascere dalla solitudine e dalla libertà di entrarci serenamente dentro. Di conseguenza, qualunque cosa ti distragga da questa tua libertà non ti porterà mai ad amare. Amore e libertà sono inseparabili, per cui ogni qualvolta che ti accorgi che un rapporto va contro la tua libertà sappi che nel nome dell’Amore hai costruito tutt’altro.

Se ami una persona non la fai mai sentire isolata ma la aiuti a essere sola; non cercherai di riempirla, di completarla in qualche modo con la tua presenza. Aiuti l’altro a essere solo e lo sostieni mentre incontra il suo dolore. Se ami davvero il tuo stesso cuore aiuterà l’altro a diventare integro. La tua presenza diventerà come una forza unificante e terapeutica. Nel tuo amore l’altro diventerà un essere unico e completo: osservando il tuo esempio inizierà a crescere. Il tuo sentimento dovrà essere però puro, privo di sofferenza, incondizionato, poiché se l’amore pone condizioni la crescita non potrà essere totale e quelle condizioni la limiteranno, si metteranno in mezzo.

Se tutto questo sarà rispettato allora sorgerà nella coppia una profonda gratitudine: nell’altra persona entrambi avvertiranno un miracolo della Vita. L’Amore inizierà a fluire e non chiederà nulla in cambio. Lo donerai spontaneamente, e osserverai che ti ritornerà moltiplicato mille volte. Se, al contrario, la coppia si chiuderà nella sua sofferenza allora resterà avara per sempre, donando il minimo e rimanendo in attesa di un ritorno: tutta la sua bellezza scomparirà a poco a poco.

Cosa pensi del matrimonio?

Il matrimonio è un contratto da cui due contraenti tentano di ottenere il massimo guadagno. E certamente l’uomo ha il suo modo di fare, la sua strategia, e la donna ha la sua maniera, ma la situazione è la stessa. Gli psicologi parlano ora del matrimonio come di un’inimicizia intima e, in molti casi, è questo che ha mostrato di essere. Due nemici che vivono insieme fingendo di sostenersi a vicenda, aspettando che sia l’altro a dare amore, ma l’altro è lì che pretende la stessa cosa. Nessuno desidera donare e nessuno ha, sono due mendicanti. Come puoi dare qualcosa che non possiedi?

Nella villa suona il telefono. Va a rispondere il maggiordomo:
– “Buongiorno.”
– “Sono l’avvocato, fammi parlare con mia moglie, ho fretta.”
– “In questo momento non è possibile, signore.”
– “Come, non è possibile? Non è in casa?”
– “Si, è in casa, però è con l’ingegnere. È arrivato questa mattina appena lei è andato via, la signora l’ha fatto entrare e l’ha portato in camera sua. Non sono più usciti.”
– “Mia moglie con l’ingegnere..Ah, ma non la passeranno liscia. Senti, tu sai quanto io sia ricco e potente, sai quanto sia generoso con chi mi aiuta e quanto sia spietato con chi mi contrasta. Adesso vai a prendere la mia pistola e vai a sparare a quei due traditori, poi nascondi la pistola in un posto sicuro e torna qui, io aspetto.”
– “Sì, signore, immediatamente signore.”
L’avvocato aspetta al telefono, passa qualche minuto, sente due spari, ancora qualche minuto e il maggiordomo ritorna:
– “Tutto fatto, signore, quei due non la tradiranno più.”
– “Bene, la pistola dove l’hai messa?”
– “L’ho gettata nella piscina, signore.”
– “Nella piscina? Quale piscina? Scusi, ma che numero ho fatto?”

La gente cerca di amare e il suo è un desiderio sincero, ma poi i loro rapporti sono pieni di gelosia, di rabbia, di rimorsi e di accuse.Incontrare l'amore in un rapporto di coppia Si danno la colpa a vicenda di ricordare all’altro le sue mancanze, invece che aiutarsi a riempirle. Molto presto la purezza iniziale viene distrutta. La relazione fallisce perché si riempie di un dolore insormontabile e insopportabile. Per questo le persone per secoli hanno creduto nel matrimonio, in modo che la paura di infrangere la legge impedisse loro di vedersi fallire. La famiglia, lo stato, il tribunale, la religione, tutti ti costringeranno a vivere all’interno dell’istituzione del matrimonio, e tu che pensavi di sentirti più sicuro al suo interno ti sentirai presto solo un prigioniero. Il matrimonio potrebbe essere un fenomeno completamente diverso: la cerimonia dell’Amore. Io non sono contrario al matrimonio, sono contro l’ipocrisia e per un matrimonio sincero, allargato a ben più di due persone, a chiunque sia disposto a ricercare l’amore e darsi coraggio. Il terribile matrimonio che abbiamo adesso è un contratto di aspettative reciproche, una menzogna ben vestita. Ti dona un ruolo sociale, ma non ti arricchisce, non ti eleva, ti imprigiona. Impara ad amare, concentrati su questo; è un compito arduo, una discesa nelle tue profondità.

Essere capaci di amare è l’arte più raffinata dell’Esistenza.

Qual è il rapporto tra Amore e passione?

La passione è una porta d’ingresso, ma da sola non può sostenere l’Amore, ci vuole anche la compassione. Se sei capace di provare compassione per l’altro, di accompagnarlo a superare i suoi limiti, a perdonare le sue mancanze, se sei pronto a sostenerlo nella sua discesa allora potrà fiorire in voi l’Amore. Ci possono volere degli anni, o persino una vita intera, ma, come recita un’antica storiella orientale, io ti dico oggi che il tuo modo di vivere è simile a quello di qualcuno cui hanno regalato un palazzo, ma che continua a vivere sotto il portico, senza mai entrare nel palazzo, pensando che il portico sia tutto ciò che esiste. Eppure il portico è solo l’ingresso. Più andrai in profondità, più entrerai nella tua interiorità e più si riveleranno a te sorprese meravigliose. I desideri sessuali rappresentano solo il portico dell’Amore: puoi andare oltre, non sei obbligato a vivere lì. L’attrazione di due corpi è fisiologica, dovuta alla volontà della Vita di riprodurre se stessa e la sua bellezza, non c’è niente di male, come non c’è niente di male nel passare dall’atrio. Sarebbe stupido condannarlo. Devi attraversare questo punto, se vuoi entrare nella tua Dimora; non fermarti, non costruire lì la tua casa, non pensare che sia tutto finito. Certo passa attraverso la passione, devi farlo, è una parte inevitabile del cammino, ma attraversala per andare oltre, così come usi le scale o un’ascensore per salire più in alto.

Da dove posso iniziare per incontrare l’Amore?

Devi iniziare da questo istante e devi iniziare da te. L’amore può nascere solo dall’interno, non mi stancherò mai di dirlo. Oggi la società condanna l’amore di sé più di qualsiasi altra cosa e le persone si preoccupano di diventare egoiste. Ma un uomo che si ama, scopre con grande sorpresa che il suo ego non è mai stato reale. Al contrario, è nel tentativo di amare gli altri senza amare se stessi che l’ego appare con grande forza. Chi ama sente sempre di essere al servizio di uno scopo più alto. Egli non pensa: ‘L’altro ora mi deve ringraziare e ricompensare’. Al contrario, pensa: ‘Il mio amore è stato accettato, e ora sono in debito. Ho un debito con questa persona perché si è aperta al mio dono, invece di gettarlo via’. L’uomo alla ricerca disperata di amore dall’esterno pensa invece: ‘Sono straordinario, di cuore, il più umile. Guarda come sono utile agli altri, come mi desiderano!’.

Quindi per incontrare l’Amore devi scendere subito, e per prima cosa, dentro di te, dedicarti più tempo che puoi, e oltrepassare il fuoco del tuo dolore, reintegrare la sofferenza, trasformare il dolore in gioia. Se riuscirai in questo, allora, e da quel momento, sarai invaso dall’Amore e dalla sua presenza.

Un abbraccio

Ps. Ho approfondito alcuni di questi temi negli articoli: “La sequenza del respiro” e “Una vita passata ad amare“, ma soprattutto nel libro: “Al di là di te stesso-La formidabile storia di un divino ballo in maschera”.

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David Simurgh
David Simurgh

Responsabile europeo per la "Eish Shaok International Association". Si occupa di diffondere i principi del risveglio spirituale attraverso la sua attività di Maestro, conferenziere e scrittore. Ad oggi è autore dei tre primi libri sul percorso Eish Shaok: " Vi parlerò di loro I- In Principio", "Vi parlerò di loro II- Nella Dimora Celeste" e " Al di là di te stesso". I libri sono ordinabili qui: ilgiardinodeilibri.it.

Articles: 341

3 Comments

  1. Riguardo alla fedelta’all’interno di una relazione cosa ne pensate ?Una relazione deve rimanere esclusiva…?

  2. E’ ciò che ho sempre sentito come la verità e per questo mi sono sentita aliena fra gli altri.

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